130 dipendenti dell'Azienda sanitaria di Trento con contratti di somministrazione rischiano di restare senza lavoro. Per alcuni il contratto scadrà già a fine mese, per altri, invece, il termine è fissato a dicembre. Lo scrivono in una nota i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil del Trentino. Sono tutti assunti con Orienta, l’agenzia per il lavoro che ha fornito fino ad oggi professionisti sanitari, amministrativi, magazzinieri all'Azienda sanitaria nel corso di un’emergenza sanitaria che li ha visti in molti casi operare in prima linea. Hanno garantito la continuità di alcuni servizi strategici, come ad esempio quelli della farmacia e dell’accoglienza dei pazienti. Ma i bandi finora indetti per le assunzioni dirette in Azienda non tengono conto dei periodi di lavoro prestati alle dipendenze delle agenzie di somministrazione. Al momento – dicono ancora i sindacati – Provincia di Trento e Azienda sanitaria hanno evitato ogni contatto e confronto. E' stata quindi indetta una mobilitazione: venerdì alle 10, davanti alla sede dell’Apss, è in programma un presidio di protesta.
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