Sono trascorsi 30 anni da quando il 19 settembre 1991 la mummia di Ötzi è riaffiorata dal ghiaccio sul Giogo di Tisa, sopra la Val Senales nelle Alpi Venoste, ed è stata notata dalla famiglia Simon di Norimberga. Il suo corpo, quello di un uomo vissuto nell’Età del rame, è rimasto nascosto nel ghiaccio per oltre 5000 anni, conservandosi fino a oggi. L’incontro con la mummia continua a esercitare un fascino a cui è difficile sottrarsi. Dall’inaugurazione del Museo Archeologico dell’Alto Adige, avvenuta nel 1998, Ötzi e il suo corredo hanno stupito oltre 5,5 milioni di visitatori e hanno portato il museo al limite della sua capienza. Per questo motivo la Provincia Autonoma di Bolzano, ente responsabile del Museo, sta progettando nel capoluogo una nuova realtà museale, più grande e in una posizione facilmente accessibile. Domani, 18 settembre e domenica 19 il Museo Archeologico dell’Alto Adige festeggerà questa ricorrenza con i suoi visitatori sui prati del Talvera.
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